Se stai cercando un articolo che ti spieghi per filo e per segno quali siano le temperature corrette di servizio dei vini, la tua ricerca finisce qui!
Se stai cercando un articolo che ti spieghi per filo e per segno quali siano le temperature corrette di servizio dei vini, la tua ricerca finisce qui!
Questo articolo è infatti una vera e propria guida sulla giusta temperatura di servizio del Vino a tavola.
Vi troverai le risposte alle seguenti domande (e anche a tantissime altre):
1. Perché i vini bianchi si servono ad una temperatura inferiore rispetto ai vini rossi?
2. Qual è la temperatura giusta per ogni tipologia di vino?
3. Cosa si intende per “servire il vino a temperatura ambiente”?
4. Quali sono i migliori strumenti per misurare la temperatura di un vino?
5. E’ vero che i vini rossi d’estate non si vendono?
Se sei un vero intenditore del mondo enologico, questo articolo rappresenta per te un ripasso doveroso. Mentre, se sei un semplice appassionato interessato a fare il “salto di qualità” fino alla posizione di esperto di temperature, questa lettura è per te fortemente consigliata.
In ogni caso, in questo articolo troverai il punto di vista di Sommelier certificati e soprattutto di chi il vino lo deve vendere, proprio come te, e quindi troverai diversi spunti professionali per vendere più bottiglie grazie alla corretta temperatura di servizio.
Perché una cosa è sempre vera: qualsiasi vino da il meglio di sé solo se servito alla temperatura esatta di servizio. Conoscere questo dato ti permetterà di stupire i tuoi ospiti e permetterà loro di godere al massimo di tutte le caratteristiche della bottiglia che si troveranno davanti.
Al contrario, non conoscere queste informazioni, ti metterà sullo stesso piano di tutti gli altri ristoranti che servono il vino ad una temperatura… puramente casuale! E questo, neanche a dirlo, è un grave errore che farà storcere il naso ai tuoi clienti.
Partiamo quindi dalle basi:
Perché si usano differenti temperature di servizio per differenti tipologie di vino?
Risposta breve: Perché ogni vino ha caratteristiche completamente differenti da qualunque altro, che vanno valorizzate caso per caso, anche utilizzando la temperatura.
Risposta lunga: seppur le combinazioni possibili vino-temperatura siano praticamente infinite (ogni vino andrebbe servito ad una temperatura unica), è comunque possibile ricavare alcune regole di validità generale, per aiutarti nel servire il vino alla temperatura corretta al tavolo ai tuoi clienti.
Tieni sempre presente che la temperatura di servizio corretta dipende fortemente da 3 fattori: acidità, concentrazione dei tannini e gradazione alcolica.
In base a questi 3 parametri, ti scrivo qui sotto 3 regole di validità generale, ovviamente con le dovute eccezioni, che potrai utilizzare per smettere fin da ora di commettere banali errori relativi alla temperatura di servizio:
1. Più il vino è acido, minore sarà la temperatura di servizio consentita.
2. Più il vino è tannico, maggiore sarà la temperatura di servizio consentita.
3. Più il vino è alcolico, maggiore sarà la temperatura di servizio consentita.
Ecco spiegato il perché i vini bianchi (notoriamente più acidi e meno tannici) vadano serviti ad una temperatura più bassa dei loro cugini rossi e, viceversa, i vini rossi (più tannici e più alcolici) siano apprezzati maggiormente a temperature più elevate.
Sulla base di queste considerazioni sarà piuttosto facile comprendere al meglio le seguenti:
Qual è la temperatura corretta di servizio di ogni tipologia di vino?
Tenendo sempre a mente le 3 regole di validità generale, ecco un elenco delle temperature di servizio corrette per ogni tipologia di vino:
1. Spumanti (Metodo Classico, Metodo Charmat) e Vini Frizzanti: la temperatura ideale è fra i 6° e gli 8°. Sono i vini serviti alla temperatura minore, per esaltare al meglio la loro acidità e il loro boquet.
2. Per i Vini Bianchi e Rosati, mediamente acidi, non andare oltre i 10/12°;
3. I vini bianchi più maturi, quindi più morbidi, magari affinati per qualche anno in bottiglia, consigliamo una temperatura più alta, fra i 12° e i 14°.
4. Per i Rossi leggeri va bene una temperatura fra i 12° e i 14°;
5. Per i Rossi importanti la temperatura deve essere un pò più alta, per limitare la sensazione di astringenza dovuta ai tannini e per esaltare la rotondità della parte alcolica, quindi servili fra i 18° e i 20°.
Puoi usare questo mini-riassunto per formare il tuo personale di sala e intrattenere i tuoi ospiti al tavolo. Saranno felici di sapere che tieni molto alla temperatura di servizio e, quindi, alla loro serata.
E ora la domanda da un milione di dollari…
Cosa si intende per “servire il vino a temperatura ambiente”?
In due parole? La temperatura ambiente… non esiste! Non credere a chi ti dice il contrario.
Quando si dice “servire a temperatura ambiente” si da per scontato che il vino in questione sia un rosso importante (o dalle caratteristiche simili) conservato in una cantina, dove la temperatura è compresa di norma tra i 18° e i 20°, che è appunto la temperatura di servizio corretta.
Solo in questi casi servire un vino a temperatura di cantina ha senso. Ma se la tua “temperatura ambiente” – soprattutto d’estate – raggiunge i 25-30°? Finiresti con il servire al tavolo un vino decisamente imbevibile.
La realtà infatti è la seguente: spesso i vini, specialmente al ristorante, sono conservati o fuori frigo o in frigo che non riescono sempre a mantenere la temperatura controllata. Questo determina purtroppo vini… o troppo caldi o troppo freddi! E quindi incapaci di esprimere al massimo le loro caratteristiche.
Ma bere vino deve essere una magia, un momento felice, un momento memorabile. Perché rovinarselo (o rovinarlo) quando è così semplice risolvere questi piccoli ma cruciali errori?
Ecco perché è fondamentale conoscere la temperatura corretta di servizio di ogni vino e servirlo al tavolo a quella temperatura! Quindi, la domanda sorge spontanea:
“Come si può misurare correttamente la temperatura di un vino?”
La risposta è piuttosto banale, ma mai scontata: utilizzando gli strumenti corretti, cioè i termometri. Esistono in commercio decine e decine di termometri diversi per forme, design, prezzo e caratteristiche, e qui sotto te ne inserirò alcuni.
Un ristorante degno di tale nome dovrebbe avere almeno un paio di termometri per misurare la corretta temperatura di un vino e utilizzarlo per intrattenere i propri clienti e per mostrare loro quanto si dia importanza alla temperatura di servizio corretta.
Questo avrà 2 grossi vantaggi:
1. Cliente sorpreso e contento: conosci qualche altro ristorante che misura la temperatura con un termometro o che se ne preoccupa? Un cliente, davanti ad un gesto del genere, rimarrà piacevolmente sorpreso e contento. E riuscirà ad apprezzare veramente tutto il valore del vino che avrà di fronte.
2. Passaparola positivo: un cliente sorpreso da un gesto così inconsueto come quello di misurare la temperatura di una bottiglia è un cliente che… PARLA! E’ un cliente che ne parlerà con amici e conoscenti. E’ un cliente che sarà felice di dire al mondo che nel tuo ristorante si trattano gli ospiti con i guanti di velluto.
Ora, quindi:
Quali sono i migliori strumenti per misurare la temperatura di un vino?
Te ne indico 3, ma sai perfettamente che basta chiedermelo e ne potrei parlare per ore e ore. Se sei interessato ad approfondire, ricordamelo la prossima volta che passerò da te e sarò felice di mostrarti quali altre alternative il mercato offre.
1. Termometro a fascia a cristalli liquidi: la sua forma particolare si adatta a qualsiasi bottiglia e permette di misurarne la temperatura con una sensibilità prossima al centesimo di grado. E’ il termometro per i veri intenditori del vino, ed è anche quello che ti consentirà di stupire maggiormente i tuoi clienti.
2. Termometro digitale con display: questo è un bellissimo oggetto che sarà particolarmente apprezzato dai cultori del bere raffinato.
E’ un termometro elettronico che oltre alla misurazione della temperatura del vino appena stappato, fornisce il riferimento immediato sul display di quanto dovrebbe essere la corretta temperatura per servirlo nel bicchiere. Normalmente indicherà un paio di gradi in meno della temperatura corretta, poiché nel bicchiere il vino tende ad acquistare un paio di gradi.
3. Termometro per decanter: un elegante termometro digitale che indicherà sul display non solo la temperatura effettiva del vino ma anche quella di servizio a seconda del vino che avete precedentemente impostato, emettendo un suono quando il vino avrà raggiunto la temperatura ideale.
Concludendo: non esiste una temperatura di servizio “universale”, valida per ogni tipologia di vino. Esiste però l’abbinamento corretto vino-temperatura, e in questo articolo siamo scesi nei dettagli.
Avrai quindi capito che il vino rosso si vende (e si vende bene) anche d’estate! Basta semplicemente guidare il cliente verso la scelta corretta, e servire il vino scelto alla temperatura… corretta!
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Buon lavoro, alziamo i calici (alla temperatura giusta)!
Mauro Leporieri
Direttore Commerciale
Agenzia Grandi Vini
Non figuro tra i lettori di questo post che devono rivendere vini, ma ho letto con molto interesse l’articolo. Il vino lo consumo però, e in effetti, andando ad istinto e a gusto, mi rendo conto di aver sempre cercato di regolare – seppur a occhio – la temperatura del vino più o meno secondo questa scala. Purtroppo però, a casa, non si hanno normalmente gli strumenti per poterlo fare in maniera scientifica.
Sempre da consumatore posso dire di non aver mai avuto come esperienza quella di un ristoratore che misurasse la temperatura a vista davanti al cliente. Piccole accortezze che fanno parte in un certo senso del mondo dello show cooking e che i ristoratori ignorano come strumenti potentissimi per incrementare le vendite nei propri locali.
I primi che si sveglieranno… 😉
Marco grazie, la temperatura fa davvero la differenza, e che pochi ci pensano…
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M.